Ripetitore di microspie sotto casa del Presendente Mattarella « torna indietro
Abbiamo ricevuto alcune rischeste di informazioni, e anche richieste di bonifica da microspie, dopo che sui giornali e in televisione si è appresa la notizia del ritrovamento di una microspia sotto l’abitazione palermitana del Presidente Mattarella.
CHE COSA E’ STATO TROVATO?
Non essendoci fotografie dell’oggetto rinvenuto non possimamo dare un indicazione precisa, però dalle informazioni lette sui giornali, possiamo stabilire che al 99% si tratttasse di un router WIFI. Si , un aggetto molto comune, in vendita in qualsiasi negozio di elettronica e naturalemente lo potete acquistare in negozi on line.
PERCHE’ E’ SCATTATO L’ALLARME SPIONAGGIO?
Tutte le case hanno un modem router wifi in soggiorno o in più stanze, serve per utilizzare internet senza fili. La velocità di connessione è più veloce che da mobile e spesso a casa abbiamo un piano flat per no consumare i dati. TUTTI utilizzano un modem.
La cosa che associa il ripetitore alle microspie è il fatto che sia stato installato di nascosto dentro una cassetta della corrente. Questo è uno dei metodi più veloci e pratici se si vogliono installare delle microspie in particolari luoghi.
CHE MICROSPIA VENIVA UTILIZZATA?
Non lo possiamo dire con certezza, ma molto probabilmente , il dispositivo rinvenuto , in gergo chiamato anche “SAPONETTA” ( quando è di tipo portatile, piccolo e senza vistose antenne!) serviva per fare da ponte tra una o più telecamere spia installate nei pressi dello scantinato della banca che si trova al piano terra del palazzo del Presidente Mattarella.
Come è fatta una telecamera spia?
A questa conclusione logica si può giungere leggendo quello che è apparso sui giornali circa 15 giorni dopo che la notizia del ritrovamento è uscita sui giornali: un tecnico che lavora per la procura si è ricordato di aver fatto quella installazione per tenere sott’occhio la banca, ritenuta dagli inquirenti un obiettivo sensibile per la “BANDA DEL BUCO”.
Finita l’idagine, a quanto pare risalente a due anni fa, durata solo 15 giorni, venne “disattivata” la microspia, ma i due tecnici che fecero l’istallazione si dimenticarono di rimuovere il ripetitore.
Guardando su google maps, si può notare la cassetta dell’enel come indicato dai giornalisti, che indicano anche che per certo c’è almeno un auto della polizia 24 ore su 24 sotto casa del Presidente.
PERCHE’ E’ STATA ESEGUITA UNA BONIFICA DELL’ABITAZIONE DEL PRESIDENTE?
Ovviamente è la più alta carica dello stato e l’obiettivo sensibile in cima alla lista delle persone a rischio intercettazioni.
Il ripetitore ha un raggio d’azione di massimo 100 metri in campo libero.
Tutte le persone nel campo d’azione del piccolo ripetitore ( essendo dotato di doppia antenna possiamo ritenere che spinga anche un pò più dei normali router) potrebbero lecitamente chiedere l’intervento di un tecnco delle bonifiche ambientali da microspie.
Quello che è stato fatto presso gli ambienti frequentati dal Presendente, quindi l’abitazione e gli spazi comuni in uso , scale, corridoi, se ci sono dei garages ecc… è la ricerca del trasmettitore. LA MICROSPIA APPUNTO.
Il ripetitore trovato in sè, non è una microspia, ma un singolo componente di un sistema d’intercettazioni più articolato.
Eseguendo la bonifica della abitazione, non si è fatto altro che cercare microspie e microcamere, microfoni vari insomma, che potessero inviare il segnale captato al ripetitore nascosto all’esterno della casa.
MA COME FUNZIONA QUESTO TIPO DI SISTEMA?
Utilizziamo l’esempio di una telecamera spia, che è molto utilizzata sopratutto dai privati , infatti basta cercare su internet e troverete telecamere che si possono nascondere ovunque e che trasmettono appunto via WIFI.
ISTRUZIONI:
- Accendere la telecamera spia e inserire una scheda di memoria di tipo micro SD
- Scaricare l’applicazione dedicata per poter configurare e eutilizzare in tutte le sue funzioni la micospia video sia da cellulare IPHONE che ANDROID ( SAMSUNG HTC ECC…)
- Attivare il wifi del cellulare
- Selezionare la rete sella telecamera e inserire la password ( per ragioni di sicurezza vi consigliamo vivemente di cambiarla immediatamente con una password robusta)
A questo punto, avete il pieno controllo e visione della telecamera spia nel raggio di 20 metri se utilizzate uno smartphone, e di un 10/15 metri in più se utilizzate un tablet.
Questo tipo di connessione , chiamata P2P tarpa le ali alla telecamera e alle sue potenzialità investigative o spionistiche, la differenza è molto sottile!
In questa configurazione potete vedere in tempo reale dal cellulare o dal tablet la telecamera, che può funzionare a batteria o essere collegata alla corrente per un utilizzo continuativo e illimitato nel tempo.
Ad esempio la telecamera spia può essere messa in un negozio per monitorare l’entrata quando ci si assenta e si va sul retro o nel magazzino, stando sempre nelle immediate vicinanze. ( ricordiamo che dovete comunicare che c’è una telecamera con l’apposito cartello) Non appena qualcuno entrerà in negozio riceverete un messaggio di allarme sul cellulare e delle fotografie che vi fanno vedere subito chi è, immediatamente. Comodissimo come videosorveglianza dal cellulare.
Se dovete monitorare la stessa telecamera da più lontano, allora dovrete collegarla a un “RIPETITORE” come quello del Presidente Mattarella, ma al posto di nasconderlo in strada dentro una cassetta dell’ENEL, vi basterà utilizzare quello che avete già in negozio , quello che usate per andare in internet dal computer o dal cellulare. Usate quello del vicino di casa per risparmiare? Non c’è problema, basta avere la PASSWORD e inserirla quando l’applicazione della telecamera ve la chiede.
Avete capito adesso perchè ritrovare un router nascosto in una cassetta dell’ENEL ha creato allarme?
Se temete che qualcuno abbia installato una telecamera di questo tipo in modo abusivo, potete chiedere una bonica ambientale : la nostra esperienza , la profonda conoscenza di tutti i possibili modi e metodi di intercettazione, e gli strumenti utilizzati ( rilevatori di microspie professionali, rilevatori di giunzioni non lieari -NLJD-, termocamere e altri strumenti di misura e rilevazione dedicati alle TSCM – Countersurveillance refers to measures undertaken to prevent surveillance -)
Curiosità: quanto è grande l’obiettivo di una telecamera spia?
L’obiettivo di una microtelecamera ha solitamente un diametro di circa 1,4 millimetri, ciò permette di installare la microcamera praticamente ovunque praticando un foro di soli 1,5 millimetri !!!
Pesso insieme a una microcamera è abbinato anche un microfono miniaturizzato, nell’immagine seguente li potete vedere uno a fianco dell’altro.
Il microfono capta ogni suono nell’arco di 9/12 metri, ed ha un taglio specifico per la “speech recognition” ossia il riconoscimento vocale!
Galleria di immagini tratte da GOOGLE MAPS nel passare degli anni: ben visibili le fascette o nastrature che si sono susseguite negli anni.
l’ULTIMA IMMAGINE DISPONIBILE SU GOOGLE MAPS è DATATA AGOSTO 2017